giovedì 18 aprile 2019

Messa in Coena Domine 2019

Parrocchia Maria SS Addolorata - Rosarno 19 aprile 2019


Di seguito l'album fotografico della Messa in Coena Domine che ha visto dodici confratelli a rappresentare
i discepoli di Gesù durante la lavanda dei piedi.

Album fotografico

venerdì 12 aprile 2019

Ingresso Novizi, la confraternita accoglie le prime donne



La Confraternita Maria Santissima Addolorata ha accolto nella sua associazione di battezzati le prime cinque donne: Silvana Tavernese, Giuseppina Cunsolo, De Bartolo Spasimina e Catena Galati, le quali hanno scelto di fare il cammino di noviziato che li porterà liberamente o non alla vestizione del prossimo quattordici settembre, festa solenne della Madonna Addolorata. Con loro hanno fatto ingresso anche tre ragazzi giovanissimi: Paola Donato, Antonio Mazzeo e Domenico Lo Prete La giovane Confraternita si è tinta di rosa e ha dato con gioia il benvenuto alle prime donne che seguiranno i precetti della Confraternita, accentandole al pari degli uomini. In un clima di silenzio, commozione e rispetto delle timide chiamate dei novizi, il rito dell’ammissione alla Confraternita è avvenuto il dodici aprile nella chiesa Maria Santissima Addolorata quando sia le donne che i giovanissimi hanno manifestato la loro volontà «di seguire Cristo nella via del Vangelo per progredire nella via della perfezione cristiana». Su quest’ultima espressione si è soffermato don Giuseppe Calimera anima della Confraternita, il quale ha esortato i novizi a perpetrare una condotta materna come Maria, donna di rettitudine e carità, per elevare la Confraternita in onore e magnificenza, e li ha esortati ad approfondire questa vocazione in piena libertà e responsabilità. Prima del rito per l’ammissione dei novizi, la Confraternita ha guidato la Via Matris supportata dagli scritti di don Tonino Bello, vescovo di Molfetta, che ci ha condotti nel viaggio doloroso di Maria, donna di frontiera, donna coraggiosa, donna obbediente, donna del terzo giorno, custode della fede, spugna di tutte le afflizioni delle madri della terra, la quale ci ha donato la certezza che la morte, il buio, le ingiustizie, le guerre, la solitudine, la noia, le lacrime, «saranno prosciugate come la brina dal sole di primavera». Perché ogni primavera è una rinascita nel cuore di Gesù, buono. Va ricordato, che la nuova avventura con la Confraternita ha avuto inizio l’otto aprile quando il priore della stessa, Massimiliano Donato, ha convocato i nuovi aderenti per spiegare loro le linee di condotta dello statuto e del regolamento dell’Associazione, andando oltre. Il priore Donato ha innanzi tutto scandito che la Confraternita è retta da un consiglio che gestisce gli obblighi statuari e la stessa oltre ad essere un’associazione, è gerarchia della chiesa, viene eletta dal vescovo, e vive le attività parrocchiali in comunione con il parroco don Rosario Attisano, il quale è guida. Inoltre, la Confraternita cura che i nuovi aderenti siano in regola con i sacramenti e fa proprio il decreto firmato dal vescovo di Palermo don Corrado Lorefice, che stabilisce che si potrà aderire alla Confraternita presentando il proprio certificato dei carichi pendenti. Un modo per mettere ordine in un settore quello delle confraternite laicali, finite spesso al centro di polemiche per la presenza di persone-portatori poco trasparenti. Per iscriversi, dunque, a una confraternita non bastano più i certificati di battesimo, di cresima, di matrimonio, ma occorre avere una fedina penale pulita che a volte non è necessariamente indice di vita pulita. A tal proposito, il priore Donato ha voluto ricordare che Gesù è venuto per guarire gli ammalati, e si è soffermato sull’accoglienza della Confraternita nel segno della trasparenza, condizione essenziale e imprescindibile per l’ammissione nella stessa, dove non vi sono “poltrone” ma vi è un cammino di crescita spirituale. Infatti, compito della Confraternita è fare apostolato. Ultima raccomandazione del priore è stata quella di non raccontare le cose di cui non si è testimoni, o meglio, tacere. Lo stesso ha anche spiegato che la Confraternita nasceva per gestire la pietà dei morti, era nota per organizzare i funerali, nei tempi la tradizione è rimasta, ma la Confraternita di Maria Addolorata non gestirà loculi ma presenzierà alle messe di suffragio dei confratelli defunti. Curerà la preparazione dei novizi Salvatore Varone, il quale nel corso della riunione ha anticipato il percorso di catechesi volto alla nostra crescita di uomini e cristiani, al cambiamento interiore che si riverserà certamente nelle nostre buone azioni.
                                                                                                                                                                 Katy Galati


domenica 10 marzo 2019

Vestizione Cattedra


Foto_consiglio


    Come prevede la tradizione la Confraternita di Maria Santissima Addolorata a Rosarno ha eletto il nuovo priore. Su una terna di nomi proposta dal neo Consiglio Direttivo che ha consegnato al parroco don Rosario Attisano, è scaturito il nome di Massimiliano Donato, nominato dal vescovo della diocesi di Oppido Mamertina – Palmi, monsignor Francesco Milito, dopo aver avuto dal parroco la rosa dei nomi. Massimiliano Donato, già amministratore economo della parrocchia Maria santissima Addolorata e membro del Consiglio Economico Diocesano, nonché persona dedita alla crescita spirituale, guiderà il nuovo Consiglio direttivo della Confraternita di Maria Santissima Addolorata di cui fanno parte il vice priore Rocco Cannatà, il secondo assistente Biagio Berrica, il segretario Francesco Scarano, il tesoriere Domenico Costantino e i consiglieri Antonio Mammì e Francesco Punturiero. Il nuovo Consiglio Direttivo è stato ufficialmente investito dell’incarico nel corso di una cerimonia liturgica presieduta da padre Paolo e concelebrata dal parroco don Rosario Attissano e dal vice don Giuseppe Calimera, in occasione dell’arrivo della Madonna pellegrina di Fatima. Nella stessa occasione i membri del consiglio dopo aver indossato il mantello e un medaglione con l’effige dell’Addolorata mentre il priore Donato porterà il bastone simbolo della guida, hanno confermato il loro impegno davanti ad una foltissima comunità di fedeli, un impegno che si traduce in un cammino insieme nella città di Rosarno in nome dell’alleanza con Maria per diffondere e testimoniare le sue virtù di carità. Va ricordato, che la Confraternita dell’Addolorata è nata lo scorso quindici settembre, e in tal senso, si è avverato il desiderio di alcuni laici, che si è rafforzato nel tempo e si è esteso, infatti, dai primi quindici iniziati, i servi di Maria, ne hanno accolti altri undici, attualmente, si sono chiuse le adesioni con la presenza delle prime donne, le quali dopo un cammino di noviziato di sette mesi sotto la guida dell’assistente spirituale della Confraternita, don Giuseppe Calimera e di Salvatore Varone, nominato dal consiglio Maestro dei Novizi, decideranno liberamente se diventare consorelle, la cui vestizione avverrà il prossimo quindici settembre durante la festa solenne di Maria Santissima Addolorata.

                                                                                                                                Kety Galati


Album_fotografico

Visita Madonna di Fatima 07-10 marzo 2019


Tutti sono pervasi da un comune sentire che è quello della malinconia. L’hanno respirata un po’ tutti la mancanza della Madonna di Fatima appena gli araldi hanno trasferito la statua della Vergine con il cuore immacolato, il rosario tra le mani e la coroncina rossa sul capo, a bordo di una macchina, che la condurrà verso una nuova destinazione d’Amore e pace. Sarà difficile da colmare quel sentimento di nostalgia che ha lasciato Maria ma sarà compito di ognuno di noi tenere vivo il suo ricordo soprattutto nelle nostre azioni quotidiane volte all’unità perché stare insieme è il modo migliore per sentirsi meno soli quando qualcuno di importante ci ha lasciati, non realmente. Ma è giusto che la Madonna di Fatima sia andata via perché tutti hanno bisogno della sua misericordia, della sua tenerezza, della sua amicizia e di una sua parola di conforto che alleggerisca i pesi della vita, non si può immaginare una vita senza di Lei. Si sono conclusi così i quattro giorni insieme a Maria, in uno squarcio di domenica sera, teatro di un corteo di fiaccole accese che hanno scortato la statua della Madonna di Fatima dalla chiesa Maria Santissima Addolorata al Calvario, dove centinaia di fedeli con gli occhi lacrimanti l’hanno salutata con il cuore traboccante di nuove emozioni e speranze e con ognuno la propria preghiera-richiesta nel cuore. Non è stata la stessa cosa per il suo arrivo perché quando la voce della Mamma celeste chiama non solo tutti sono accorsi da Lei per toccarla, baciarla, abbracciarla dentro di sé e lodarla con l’inno di Fatima, quando è arrivata al Calvario, ma l’attesa si è fatta ogni giorno ed ogni ora sempre più trepidante quando il parroco don Rosario Attisano ha annunciato la sua presenza, tutti si sono preparati con entusiasmo e gioia per accoglierla come si fa con le belle e importanti persone, con bandierine, fiori, canti e tanti scatti per immortalare uno straordinario momento, una grazia. Con il suo carico pieno di tenerezza e luce, la Signora del Cielo di Fatima è arrivata giovedì scorso nella parrocchia Maria Santissima Addolorata per portare anche alla nostra città di Rosarno nuovi messaggi di bontà e speranza e per farci assaporare più da vicino la storia di tre pastorelli che La videro su una nube mentre si occupavano del pascolo in un piccolo villaggio di Fatima, un'occasione per imparare ad amare, la lezione più importante della vita, al di là di ogni contrarietà, un'occasione per cercare attraverso la preghiera del cuore le nostre risposte in Lei, amica della nostra salute interiore ed esteriore, un'occasione per cambiare noi stessi in un momento in cui la chiesa ci chiama a riflettere sul vero senso della nostra cristianità: la Quaresima. Sono stati quattro giorni di preghiera intensa e sentita, di festa d’Amore, di scambi culturali e religiosi, di condivisione, di recitazione del santo rosario, di adorazione eucaristica, di interviste con messaggi di affetto a Maria, di catechesi, che hanno toccato momenti di commozione e riflessioni umane guidate da padre Paolo, fino alla Buona notte a Maria cantata ogni sera con gli amici araldi vicino a Lei, il tempo trascorso con la Madonnina e con loro è stato una festa che ha unito tutte le anime in una sola. Le celebrazioni sono state seguite da tutti, grandi e piccini, studenti, autorità e tante sono state le persone provenienti dal circondario che sono entrate in chiesa per un tenero saluto a Maria e sono uscite con il sorriso nel cuore, sono arrivate in compagnia di bambini, anziani e giovani, per portarle anche un fiore e, tante sono state le mimose che la Madonna ha ricevuto nel giorno dedicato alle donne, perché un fiore non avrebbe senso di esistere se non lo si regala alla donna più virtuosa del mondo, superiore ad una perla preziosa. La Madonnina non è mai stata lasciata sola un attimo non solo dai devoti ma anche da chi l’ha sorvegliata giorno e notte, i delegati, i volontari dell’associazione Carabinieri in pensione presieduta da Biagio Certo e dai componenti della Confraternita di Maria Santissima Addolorata, i quali l’hanno portata in processione sia al suo arrivo sia al suo rientro partecipando a tutte le funzioni liturgiche. Nel corso della prima celebrazione eucaristica in compagnia di Maria, sistemata nel piccolo baldacchino, ornato a festa e riscaldato dalla fiamma di due candele, che ha reso la chiesa più bella e più luminosa, è stato investito il nuovo consiglio direttivo della Confraternita che sarà guidato dal priore Massimiliano Donato. Anche nelle altre sere una folla di fedeli ha preso posto ordinatamente in chiesa per la messa animata da tanti cori, dalle voci bianche dell’oratorio Madonna di Fatima guidate dal missionario Daniele Coppola e dai cori quello polifonico e quello dei vecchi amici guidati da Loredana Condoleo. Nelle sue omelie, padre Paolo ha parafrasato e insistito sull’espressione misericordia per dire che bisogna dare il proprio cuore ai miseri, agli infelici e ci ha invitati a perdonare e a pregare per la vera conversione, perché la presenza di Maria in Quaresima non è una coincidenza ma una Dio – incidenza, nulla succede per caso. Infatti, la Vergine è andata via la prima domenica di Quaresima quella della tentazione che ha subito Gesù da Satana nel deserto senza cadere. A tal proposito, monsignor Milito vescovo della diocesi di Oppido Mamertina – Palmi, il quale è molto legato a nostra Signora di Fatima è arrivato a Rosarno per celebrare la messa di domenica mattina alla presenza del sindaco di Rosarno Giuseppe Idà. Monsignor Milito ci ha esortati a rivolgerci a Maria per non abbandonarci nelle tentazioni, poiché ognuno di noi ha le proprie seduzioni nell’ambito in cui opera e vive al contempo le può scacciare nella consapevolezza che le tenebre non ci salvano ma ci sottomettono al potere del diavolo il quale ci conduce nel buio. Monsignor Milito ci ha indicato che la strada maestra da seguire è quella tracciata dalla Madonna che come una buona mamma ci mette in guardia dai pericoli della tentazione e ci porta verso un’unica direzione fatta di luce infinita: Gesù. Al termine della messa, il priore Massimiliano Donato ha consegnato a monsignor Milito al parroco don Rosario Attisano, un attestato di riconoscenza «per la loro paternità e vicinanza dimostrata in occasione della fondazione del pio sodalizio» ed a padre Luigi Ragione « per aver donato il crocifisso processionale». Nella stessa giornata di domenica, don Rosario Attisano, assistente spirituale dell’associazione “Figli tra gli angeli”, ancora una volta, ha accolto e abbracciato con il suo grande amore i genitori che hanno un angelo in cielo ed ha celebrato una messa per loro, durante la quale i genitori disposti in fila hanno silenziosamente acceso una candela per i loro figli, una luce tenue, una fiamma dolorosa, che il cuore di Maria ha trasformato in consolazione e fiducia e nello stesso istante quella luce minuscola è arrivata direttamene al cuore dei piccoli angeli attraverso il cuore di Maria che è in cielo, uno scambio di doni tra cielo e terra. La Madonna pellegrina che gira in tutto il mondo è stata voluta fortemente dal parroco don Rosario Attisano, dal vice don Giuseppe Calimera e dai collaboratori più stretti, Daniele Coppola e la Confraternita Maria Santissima Addolorata.

Kety Galati

martedì 5 febbraio 2019

La Reliquia della Madonna delle lacrime di Siracusa fa visita alla comunità parrocchiale



Le lacrime non sono sempre la risposta al dolore ci sono lacrime di speranza, di preghiera e di gioia per una vita nuova. E' questo il profondo messaggio che padre Enzo Candido del Santuario di Siracusa ha lasciato alla comunità di Rosarno che nei giorni scorsi ha accolto con grande devozione il Reliquario, fortemente voluto dal vicario parrocchiale Don Giuseppe Calimera, contenente le lacrime versate dal Quadretto della Madonna di Siracusa. Il Reliquario è stato nella Parrocchia Maria Santissima Addolorata dal venticinque al ventisette gennaio e la sua presenza ha riunito centinaia di fedeli che sono accorsi da tutta la Piana di Gioia Tauro per venerare quella piccola custodia che per tre giorni è stata preziosa per chiunque l’abbia visitata, donne, uomini, bambini, giovanissimi, i quali hanno posto in quelle lacrime che hanno rigato il volto dolce di Maria le proprie speranze, i propri desideri e, hanno condiviso con Lei il peso delle proprie fatiche quotidiane e dei propri dolori, alcuni devastanti. Pur essendo intoccabile ed esposta in un piccolo baldacchino festante in alto la reliquia profumava anche da lontano del cuore tenero di Maria che ha pianto tanti anni fa per raccogliere dentro di sé tutto il dolore dei suoi figli che non abbandona mai. Il Reliquario, inoltre, è stato sorvegliato notte e giorno dai componenti dell’Associazione Nazionale  Carabinieri sezione di Rosarno e dalla Confraternita dell’Addolorata che ha prestato il proprio servizio ininterrottamente a tutte le funzioni liturgiche e non. Le lacrime sono arrivate in piazza Calvario, sono state consegnate al parroco don Rosario Attisano che insieme al Vicario parrocchiale Don Giuseppe Calimera hanno guidato una composta processione che ha attraversato le vie principali della città di Rosarno ed ha raggiunto la chiesa Maria Santissima Addolorata dove è stato recitato il rosario e, al termine della concelebrazione eucaristica presieduta da padre Candido e dai sacerdoti Attisano, don Giuseppe Calimera, padre Luigi Ragione e dal diacono Mimmo Serreti, affiancati dalla Confraternita all’Addolorata, che ha indossato le tuniche dedicate alla Vergine come si fa nelle ricorrenze e nei momenti speciali comunitari, è stato proiettato un documentario storico della lacrimazione di Maria. Un’occasione per la comunità rosarnese per incontrare un’altra comunità devota quella sicula nelle storia delle lacrime di Maria. Cosa accadde? 
«Due giovani coniugi, Angelo Iannuso e Antonina Lucia Giusti, sposatisi il 21 marzo del 1953, abitavano in una modesta casa in via degli orti di S. Giorgio a Siracusa. La signora Antonina era in attesa del primo bambino, ma la gravidanza però si presentava difficile, al punto che a volte le procurava l’abbassamento della vista; il 29 agosto verso le 3 di notte, quel disturbo si acuì a tal punto, da renderla completamente priva di vista. Lo scoraggiamento fu totale, procurandole molta sofferenza, ma inaspettatamente verso le 8,30 del mattino, la vista tornò come prima e alzando lo sguardo verso il quadretto di gesso attaccato a capo del letto, incredula e meravigliata vide grosse lacrime scendere sul viso della Madonnina. Immediatamente richiamò l’attenzione del marito gridando: “La Madonnina piange”. Come era da aspettarselo, la notizia si sparse velocemente in tutta Siracusa e da lì nel mondo, suscitando enorme scalpore; la casa dei coniugi Iannuso si trasformò in meta di pellegrinaggio, che le foto dell’epoca documentano, perché tutti volevano vedere la “Madonnina che piange”. La statuetta-quadretto era un mezzo busto di gesso, raffigurante il Cuore Immacolato di Maria ed era un regalo di nozze, ricevuto dai giovani sposi. La misteriosa lacrimazione si protrasse a più riprese dal 29 agosto al 1° settembre; l’atteggiamento della Chiesa in questo frangente, fu di opportuna prudenza; l quadro fu poi nei giorni seguenti sottoposto all’esame di una Commissione scientifica, che ne diede un’ampia relazione, il liquido raccolto venne sottoposto ad una serie di analisi chimico-fisico-biologiche, che confrontate con il secreto lacrimale di un adulto e di un bambino di due anni e sette mesi, facevano riscontrare la stessa composizione e le stesse sostanze escretorie del tipo di lacrime umane».
Lo stesso giorno padre Candido ha fatto una catechesi per le famiglie e per gli operatori pastorali per fortificare il significato della prima comunità umana qual è la famiglia, un luogo in cui si scopre e si assapora l’amore e si hanno le prime relazioni sociali e per rafforzare la comunione nei fedeli al servizio della chiesa.  Il secondo giorno il Reliquiario è stato scoperto dai più piccoli, dagli alunni della scuola primaria e della scuola secondaria di secondo grado, successivamente le lacrime hanno lasciato la chiesa per andare nelle case dei malati che ha accarezzato le loro mani e i loro occhi con tenerezza e speranza, donando un momento di luce a chi non riesce più ad alzarsi dal letto. Con grande commozione è stata anche partecipata la veglia di preghiera mariana e l’adorazione eucaristica per tutta la notte, sia il reliquiario sia Gesù non sono stati lasciati soli un attimo, un fiume di persone si è recato in chiesa per pregare con tutta l’anima vicine a persone importanti per il cuore e buone, come fosse un bisogno fisico e spirituale, un bisogno vitale. L’ultimo giorno la Madonna è stata con la comunità rosarnese nel giorno del Signore quello senza tramonto e la sua visita è culminata con le famiglie che hanno perso un figlio, con l’associazione “Figli tra gli angeli” guidata da Mimmo Barillà che ha perso un giovane figlio in un tragico incidente stradale e con una fiaccolata che ha accompagnato la reliquia dove l’ha incontrata per la prima volta, in piazza Calvario per salutarla con il cuore pieno di speranza. Un momento forte quello con i “Figli tra gli angeli” che ha lasciato un segno nella vita di chi ne ha preso parte, il cui assistente spirituale è lo stesso don Rosario Attisano, il quale assorbe tutto il loro dolore cercando di confortarli nella fede, un momento vissuto pienamente nella liturgia dove si compie la pienezza del Signore vivo. Nessuno dimenticherà quella fila interminabile di strazio e di sofferenza terribile e annientante composta da mamme e papà che giunti all’altare hanno ripetuto con voce piegata il nome del proprio figlio morto mentre hanno acceso una candela che ha preso le sembianze di piccoli angeli la cui fiammella accesa, divina e celestiale per qualche minuto ha abbracciato, coccolato e unito i cuori dei genitori con i loro figli in cielo perché non c’è mai fine al dolore per la perdita di un figlio e solo nella forza in Dio si possono piangere lacrime di speranze.

Kety Galati


mercoledì 30 gennaio 2019

Votazioni del 28/01/2019 - risultati

Alla presenza del Delegato Vescovile alle Confraternite della Diocesi di Oppido Mamertina Palmi Don Cosimo Ciano, dell'assistente spirituale della Confraternita Maria SS Addolorata Don Giuseppe Calimera con la partecipazione del Parroco Don Rosario Attisano il giorno 28/01/2019 è stato costituito il seggio elttorale per lo svolgimento delle elezioni. Seggio presieduto dal confratello Salvatore Varone con l'assistenza dei due scrutatori previsti da statuto Vincenzo Capria e Cosimo Iamundo.
Il regolare svolgimento delle elezioni che ha visto votare il 97% degli aventi diritto al voto ha decretato l'elezione del primo consiglio della Confraternita che nel trienno 2019-2022 condurrà la Congrega.

Il delegato Vescovile viste le risultanze del voto ha decretato l'elezione al Consiglio i seguenti Confratelli:
  1. BERRICA BIAGIO
  2. CANNATA' ROCCO
  3. COSTANTINO DOMENICO
  4. DONATO MASSIMILIANO
  5. MAMMI' ANTONIO
  6. PUNTURIERO FRANCESCO
  7. SCARANO FRANCESCO
 ed al collegio dei Revisori dei Conti i seguenti confratelli
  1. DONATO FRANCESCO
  2. ITALIANO LUCIANO
  3. ROSARNO FRANCO

Il Delegato ha ringraziato la congrega per l'ordinato svolgimento delle votazioni ed ha augurato un prospero e proficuo cammino.

Gli eletti consultato l'assistente spirituale si sono dati appuntamento per la prima riunione del consiglio per il giorno 04/02/2019, dove si decideranno le cariche all'interno del consiglio e si indicherà la terna dei nomi da comunicare al Vescovo per la nomina del Priore della confraternita.

sabato 26 gennaio 2019

Elezioni del Governo della Confraternita

Il delegato Vescovile Don Mino Ciano ha convocato le prime elezioni della confraternita, per il giorno 28/01/2019 presso i locali della Parrocchia, ove ha sede la confraternita.

I Confratelli riuniti in riunione dopo un momento di preghiera animata da Don Giuseppe Calimera ed alla presenza del Parroco Don Rosario Attisano, dopo lunga e proficua discussione hanno scelto i candidati al Consiglio ed a Revisori dei Conti.
I Confratelli che hanno dato la loro disponibilità e sono eleggibili lunedì 28/01/2019 a norma dello statuto Diocesano sono 14 per il Consiglio e 6 per Revisori dei conti, la lista dei candidati è consultabile ai seguenti link:

Elenco candidati al ruolo di Revisori dei Conti

Elenco Candidati al Consiglio



mercoledì 12 dicembre 2018

Vestizione Straordinaria

Rosarno, lì 07/12/2018

LA CONFRATERNITA MARIA SANTISSIMA ADDOLORATA CRESCE
La comunità parrocchiale Maria Santissima Addolorata di Rosarno si è impreziosita di altri confratelli i quali venerdì scorso durante la celebrazione eucaristica hanno giurato fedeltà e impegno alla Confraternita dedicata alla Vergine Addolorata che li ha accolti con gioia e con la quale condivideranno un nuovo percorso di fede e di confronto tesi a servire gli ultimi e ad evangelizzare con coerenza. La Confraternita è nata lo scorso quindici settembre, in tal senso, si è avverato il desiderio di alcuni laici, che si è rafforzato nel tempo e si è esteso ad altri. Come lo scorso settembre, undici servi di Maria, hanno promesso davanti all’altare e davanti ai primi quindici fratelli di impegnarsi spiritualmente a diffondere e testimoniare le virtù di carità di Maria e la sua rivoluzionaria femminilità. I confratelli hanno promesso di camminare insieme nella città di Rosarno in nome di quell’alleanza cristiana, o meglio, di quel legame di sangue fraterno che ha origine nell’essere figli non solo di un unico Padre ma di un’unica Madre, per offrire a tutti il calore e la gioia di un’amicizia fraterna che possa riscaldare il cuore di chiunque li incontri e soprattutto per portare ai più “piccoli” una nuova speranza. Durante la funzione liturgica presieduta dal parroco Rosario Attisano e concelebrata da don Giuseppe Calimera e padre Lugi Ragione, i nuovi confratelli hanno pronunciato tre sì: l’impegno a servire le celebrazioni in cui è richiesta la loro presenza, far crescere nella loro vita una intensa pietà eucaristica ed un rapporto più intenso con Gesù presente sull’altare, l’impegno a vivere la famiglia sui luoghi di lavoro e della società come testimoni del Vangelo e autentici figli di Maria, accettando le regole dello Statuto diocesano in tema di Confraternite ed il regolamento della stessa Confraternita. Dopo la recitazione della preghiera di offerta e accettazione del nuovo servizio e la benedizione delle vesti, uno alla volta, tutti i nuovi  confratelli che già indossavano la  tunica hanno ricevuto lo stolone e la mantella di colore blu violaceo con l’immagine della Madonna Addolorata, che il sacerdote Attisano ha posato silenziosamente e con gioia sulle loro spalle. Un momento straordinario e indimenticabile per la storia della parrocchia Maria Santissima Addolorata, un momento di grazia, un dono particolare, così come quello forte e intenso del rito della vestizione dei confratelli, commossi, che ha riportato l’intera comunità numerosa all’ininterrotta presenza della pietà popolare mariana. L’omelia di don Rosario Attisano, si è concentrata sull’importanza della consacrazione dei fratelli che sono entrati a far parte della Confraternita che ha ricevuto l’approvazione di monsignor Francesco Milito, vescovo della diocesi di Oppido – Palmi. Va ricordato che dopo alcuni secoli a Rosarno si istituisce una nuova Confraternita in segno di devozione e rispetto verso la Vergine Addolorata, a Rosarno ci sono state quattro Confraternite, l’ultima dedicata alla Santissima Trinità, due alla Vergine del Rosario e alla Vergine dell’Immacolata e una alle anime del purgatorio. Nei secoli queste confraternite hanno dato tanto nel cammino della fede e hanno aiutato le chiese di Rosarno a proclamare la devozione alla Vergine Maria. Il parroco Attisano si è rivolto ai confratelli, ricordando loro, di avere risposto alla chiamata del Signore e della Vergine, esortandoli, a non scordare mai il legame di fraternità che li unisce. «Quando vi incontrerete vi chiamerete fratelli sia nei momenti belli sia nei momenti più difficili, la fraternità trionfa e vince sull’egoismo personale, la presunzione, l’invidia e la gelosia, da oggi non ci deve essere più l’io ma il noi, dovete testimoniare attraverso l’esempio di vita questo amore profondo verso la Madonna silenziosa, che meditava nel suo cuore le parole di Gesù Maria, e che ha consolato la prima comunità cristiana vicina agli apostoli. Pure voi avete questo compito di confortare tutti coloro che il Signore metterà sul vostro cammino, è un dono, avete giurato di essere fedeli alla Vergine Maria». Infine, don Rosario Attisano, si è augurato, che in questo anno di prova per la Confraternita, altri fratelli e sorelle possano aggiungersi il prossimo settembre per sposare lo stesso carisma. I confratelli che hanno promesso durante la vestizione straordinaria sono: Caserta Nicola, Costantino Vincenzo, Donato Grgorio, Grime Domenico, Italiano Luciano, Mazzeo Francesco, Messina Giuseppe, Reitano Domenico, Rosarno Antonino, Rosarno Benito, Sgro Carmelo.
                                                                                                                                                                        Kety Galati

 


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