domenica 10 marzo 2019

Vestizione Cattedra


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    Come prevede la tradizione la Confraternita di Maria Santissima Addolorata a Rosarno ha eletto il nuovo priore. Su una terna di nomi proposta dal neo Consiglio Direttivo che ha consegnato al parroco don Rosario Attisano, è scaturito il nome di Massimiliano Donato, nominato dal vescovo della diocesi di Oppido Mamertina – Palmi, monsignor Francesco Milito, dopo aver avuto dal parroco la rosa dei nomi. Massimiliano Donato, già amministratore economo della parrocchia Maria santissima Addolorata e membro del Consiglio Economico Diocesano, nonché persona dedita alla crescita spirituale, guiderà il nuovo Consiglio direttivo della Confraternita di Maria Santissima Addolorata di cui fanno parte il vice priore Rocco Cannatà, il secondo assistente Biagio Berrica, il segretario Francesco Scarano, il tesoriere Domenico Costantino e i consiglieri Antonio Mammì e Francesco Punturiero. Il nuovo Consiglio Direttivo è stato ufficialmente investito dell’incarico nel corso di una cerimonia liturgica presieduta da padre Paolo e concelebrata dal parroco don Rosario Attissano e dal vice don Giuseppe Calimera, in occasione dell’arrivo della Madonna pellegrina di Fatima. Nella stessa occasione i membri del consiglio dopo aver indossato il mantello e un medaglione con l’effige dell’Addolorata mentre il priore Donato porterà il bastone simbolo della guida, hanno confermato il loro impegno davanti ad una foltissima comunità di fedeli, un impegno che si traduce in un cammino insieme nella città di Rosarno in nome dell’alleanza con Maria per diffondere e testimoniare le sue virtù di carità. Va ricordato, che la Confraternita dell’Addolorata è nata lo scorso quindici settembre, e in tal senso, si è avverato il desiderio di alcuni laici, che si è rafforzato nel tempo e si è esteso, infatti, dai primi quindici iniziati, i servi di Maria, ne hanno accolti altri undici, attualmente, si sono chiuse le adesioni con la presenza delle prime donne, le quali dopo un cammino di noviziato di sette mesi sotto la guida dell’assistente spirituale della Confraternita, don Giuseppe Calimera e di Salvatore Varone, nominato dal consiglio Maestro dei Novizi, decideranno liberamente se diventare consorelle, la cui vestizione avverrà il prossimo quindici settembre durante la festa solenne di Maria Santissima Addolorata.

                                                                                                                                Kety Galati


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Visita Madonna di Fatima 07-10 marzo 2019


Tutti sono pervasi da un comune sentire che è quello della malinconia. L’hanno respirata un po’ tutti la mancanza della Madonna di Fatima appena gli araldi hanno trasferito la statua della Vergine con il cuore immacolato, il rosario tra le mani e la coroncina rossa sul capo, a bordo di una macchina, che la condurrà verso una nuova destinazione d’Amore e pace. Sarà difficile da colmare quel sentimento di nostalgia che ha lasciato Maria ma sarà compito di ognuno di noi tenere vivo il suo ricordo soprattutto nelle nostre azioni quotidiane volte all’unità perché stare insieme è il modo migliore per sentirsi meno soli quando qualcuno di importante ci ha lasciati, non realmente. Ma è giusto che la Madonna di Fatima sia andata via perché tutti hanno bisogno della sua misericordia, della sua tenerezza, della sua amicizia e di una sua parola di conforto che alleggerisca i pesi della vita, non si può immaginare una vita senza di Lei. Si sono conclusi così i quattro giorni insieme a Maria, in uno squarcio di domenica sera, teatro di un corteo di fiaccole accese che hanno scortato la statua della Madonna di Fatima dalla chiesa Maria Santissima Addolorata al Calvario, dove centinaia di fedeli con gli occhi lacrimanti l’hanno salutata con il cuore traboccante di nuove emozioni e speranze e con ognuno la propria preghiera-richiesta nel cuore. Non è stata la stessa cosa per il suo arrivo perché quando la voce della Mamma celeste chiama non solo tutti sono accorsi da Lei per toccarla, baciarla, abbracciarla dentro di sé e lodarla con l’inno di Fatima, quando è arrivata al Calvario, ma l’attesa si è fatta ogni giorno ed ogni ora sempre più trepidante quando il parroco don Rosario Attisano ha annunciato la sua presenza, tutti si sono preparati con entusiasmo e gioia per accoglierla come si fa con le belle e importanti persone, con bandierine, fiori, canti e tanti scatti per immortalare uno straordinario momento, una grazia. Con il suo carico pieno di tenerezza e luce, la Signora del Cielo di Fatima è arrivata giovedì scorso nella parrocchia Maria Santissima Addolorata per portare anche alla nostra città di Rosarno nuovi messaggi di bontà e speranza e per farci assaporare più da vicino la storia di tre pastorelli che La videro su una nube mentre si occupavano del pascolo in un piccolo villaggio di Fatima, un'occasione per imparare ad amare, la lezione più importante della vita, al di là di ogni contrarietà, un'occasione per cercare attraverso la preghiera del cuore le nostre risposte in Lei, amica della nostra salute interiore ed esteriore, un'occasione per cambiare noi stessi in un momento in cui la chiesa ci chiama a riflettere sul vero senso della nostra cristianità: la Quaresima. Sono stati quattro giorni di preghiera intensa e sentita, di festa d’Amore, di scambi culturali e religiosi, di condivisione, di recitazione del santo rosario, di adorazione eucaristica, di interviste con messaggi di affetto a Maria, di catechesi, che hanno toccato momenti di commozione e riflessioni umane guidate da padre Paolo, fino alla Buona notte a Maria cantata ogni sera con gli amici araldi vicino a Lei, il tempo trascorso con la Madonnina e con loro è stato una festa che ha unito tutte le anime in una sola. Le celebrazioni sono state seguite da tutti, grandi e piccini, studenti, autorità e tante sono state le persone provenienti dal circondario che sono entrate in chiesa per un tenero saluto a Maria e sono uscite con il sorriso nel cuore, sono arrivate in compagnia di bambini, anziani e giovani, per portarle anche un fiore e, tante sono state le mimose che la Madonna ha ricevuto nel giorno dedicato alle donne, perché un fiore non avrebbe senso di esistere se non lo si regala alla donna più virtuosa del mondo, superiore ad una perla preziosa. La Madonnina non è mai stata lasciata sola un attimo non solo dai devoti ma anche da chi l’ha sorvegliata giorno e notte, i delegati, i volontari dell’associazione Carabinieri in pensione presieduta da Biagio Certo e dai componenti della Confraternita di Maria Santissima Addolorata, i quali l’hanno portata in processione sia al suo arrivo sia al suo rientro partecipando a tutte le funzioni liturgiche. Nel corso della prima celebrazione eucaristica in compagnia di Maria, sistemata nel piccolo baldacchino, ornato a festa e riscaldato dalla fiamma di due candele, che ha reso la chiesa più bella e più luminosa, è stato investito il nuovo consiglio direttivo della Confraternita che sarà guidato dal priore Massimiliano Donato. Anche nelle altre sere una folla di fedeli ha preso posto ordinatamente in chiesa per la messa animata da tanti cori, dalle voci bianche dell’oratorio Madonna di Fatima guidate dal missionario Daniele Coppola e dai cori quello polifonico e quello dei vecchi amici guidati da Loredana Condoleo. Nelle sue omelie, padre Paolo ha parafrasato e insistito sull’espressione misericordia per dire che bisogna dare il proprio cuore ai miseri, agli infelici e ci ha invitati a perdonare e a pregare per la vera conversione, perché la presenza di Maria in Quaresima non è una coincidenza ma una Dio – incidenza, nulla succede per caso. Infatti, la Vergine è andata via la prima domenica di Quaresima quella della tentazione che ha subito Gesù da Satana nel deserto senza cadere. A tal proposito, monsignor Milito vescovo della diocesi di Oppido Mamertina – Palmi, il quale è molto legato a nostra Signora di Fatima è arrivato a Rosarno per celebrare la messa di domenica mattina alla presenza del sindaco di Rosarno Giuseppe Idà. Monsignor Milito ci ha esortati a rivolgerci a Maria per non abbandonarci nelle tentazioni, poiché ognuno di noi ha le proprie seduzioni nell’ambito in cui opera e vive al contempo le può scacciare nella consapevolezza che le tenebre non ci salvano ma ci sottomettono al potere del diavolo il quale ci conduce nel buio. Monsignor Milito ci ha indicato che la strada maestra da seguire è quella tracciata dalla Madonna che come una buona mamma ci mette in guardia dai pericoli della tentazione e ci porta verso un’unica direzione fatta di luce infinita: Gesù. Al termine della messa, il priore Massimiliano Donato ha consegnato a monsignor Milito al parroco don Rosario Attisano, un attestato di riconoscenza «per la loro paternità e vicinanza dimostrata in occasione della fondazione del pio sodalizio» ed a padre Luigi Ragione « per aver donato il crocifisso processionale». Nella stessa giornata di domenica, don Rosario Attisano, assistente spirituale dell’associazione “Figli tra gli angeli”, ancora una volta, ha accolto e abbracciato con il suo grande amore i genitori che hanno un angelo in cielo ed ha celebrato una messa per loro, durante la quale i genitori disposti in fila hanno silenziosamente acceso una candela per i loro figli, una luce tenue, una fiamma dolorosa, che il cuore di Maria ha trasformato in consolazione e fiducia e nello stesso istante quella luce minuscola è arrivata direttamene al cuore dei piccoli angeli attraverso il cuore di Maria che è in cielo, uno scambio di doni tra cielo e terra. La Madonna pellegrina che gira in tutto il mondo è stata voluta fortemente dal parroco don Rosario Attisano, dal vice don Giuseppe Calimera e dai collaboratori più stretti, Daniele Coppola e la Confraternita Maria Santissima Addolorata.

Kety Galati