domenica 20 settembre 2020

INNO DELLA CONFRATERNITA

 La storia vuole, ma poi così storia no è, che il Vice Priore in una notte insonne post covid viene folgorato da un pensiero ossessionante: La Confraternita non ha un suo canto, questo pensiero gli scaturisce dal pensare al cammino di Matera dove molte antiche confraternite nello sfilare lungo le starde di Matera intonano proprie canzoni, l'insonnia ed il pensiero si materializzano in un insieme di parole e con una chitarra poco accordata quella stessa notte intona per la prima volta il canto, per la gioia dei suoi familiari.

Succesivamente le parole e la prima intonazione si incontrano con la brava e sempre disponibile Loredana Condoleo, che aggiusta il ritmo e da l'intonazione alle parole scritte, da quel momento un pensiero nato per caso diventa l'Inno della Confraternita Maria SS Addolorata di Rosarno.

A.D. 2020


 

lunedì 14 settembre 2020

Messa Rinnovo, Vestizione, Ingresso novizi

 CRESCE LA CONFRATERNITA DELL' ADDOLORATA NUOVI INGRESSI VESTIZIONI e RINNOVO delle PROMESSE

 

Sei aspiranti confratelli e consorelle: Domenico Cimato, Rosalba Falleti, Domenico Fazzari, Giuseppe Gioffrè, Romina Paolillo e Andrea Rositano, hanno chiesto di entrare a far parte della Confraternita Maria Santissima Addolorata di Rosarno. Dopo un itinerario di formazione specificamente confraternale con incontri di catechesi sono stati ammessi alla vestizione: Pasquale Rao, Maria Concetta Rosarno, Vittoria Bono, Pasquale Paparatti e Emanuela Donato. Hanno invece rinnovato la promessa e il loro devoto servizio per la chiesa gli altri confratelli e consorelle. Con intimi sentimenti di amore e gratitudine nei confronti di Maria si è svolta lunedì sera la solenne concelebrazione nella chiesa Maria Santissima Addolorata di Rosarno nel rispetto delle misure di restrizione anti Covid – 19, alla presenza del priore della Confraternita mariana Massimiliano Donato, del parroco don Rosario Attisano e dei sacerdoti don Carmelo Ascone Ascone, padre Luigi Ragione e don Rosario Rosarno. Quest’ultimo, durante l’omelia ha esortato i nuovi iscritti e i vecchi confratelli ad accogliere l’altro con un cuore trasparente sottolineando che la cosa più importante nella vita è fare la volontà di Dio con consapevolezza. Don Rosarno si è rivolto a chi ha appena iniziato il cammino di discernimento e a chi già ne fa parte spiegando loro cosa significhi far parte della Confraternita. Con gioia il giovane sacerdote ha dettato loro i criteri dell’accoglienza e dell’affidamento. «Faccio parte della Confraternita perché accolgo e mi affido alla Madre addolorata bisognosa di consolazione perché sta perdendo il figlio che sta morendo, accolgo Madre e figlio nelle persone che al di là di chi sono hanno una dignità, li accolgo in quell’ora e non in altri momenti». Don Rosarno ha poi scandito che «la volontà di Dio in sé» è la più importante ma per comprenderla bisogna prendere coscienza che non possiamo fare a meno di stare ai piedi della croce che significa prendere e «raddoppiare» tutto: Madre e figlio, «con forti grida e lacrime preghiere e suppliche». Un modo per dire che in ogni situazione di vita drammatica che può verificarsi in famiglia, al lavoro, nelle relazioni di amicizia, dobbiamo imparare a stare sotto la croce come Maria. Don Rosarno ha concluso la sua omelia lasciando ai fedeli una riflessione da fare sul loro ingresso nella Confraternita. «Ciascuno di voi deve domandarsi se far parte della Confraternita è una tentazione personale o è la volontà di Dio». Il parroco don Attisano si è soffermato sul significato più profondo dell’abito che indossano i confratelli e consorelle che non è un paramento da esibire nelle ricorrenze. «E’ l’abito più importante della vostra vita, segno di umiltà e nascondimento», ha scandito don Attisano, sottolineando che «spesso si rischia di lasciare gli abiti in chiesa andando in giro per il mondo dando una cattiva testimonianza. Ovunque voi siate – ha richiamato il parroco Attisano - ricordate sempre l’impegno che avete preso davanti alla Madonna, perché il vostro è un cammino straordinario fatto di grandi testimonianze cristiane». Durante i festeggiamenti religiosi della Madonna Addolorata, anche quest’anno la Confraternita, oltre a svolgere il servizio d’ordine in chiesa, ogni sera, ha animato un momento di spiritualità con la recita della Corona dell’Addolorata, che verrà fatta ogni terzo venerdì del mese a partire da ottobre. Nello stesso mese la Confraternita avvierà la formazione attraverso incontri mirati «volti a far maturare sempre più la consapevolezza della scelta fatta ed a prepararsi ad essere buoni apostoli tra la gente giusto mandato ricevuto dal nostro vescovo monsignor Francesco Milito», ha concluso il priore Massimiliano Donato. 

                                                                                                                                                                        Kety Galaty

Foto gallery

venerdì 3 aprile 2020

Via Matris Venerdi prima della domenica delle Palme 2020


Visto l'emergenza sanitaria causata dal corona virus, la manifestazione per le vie della ns parrocchia è stata sospesa, ma non volendo venire meno al ns impegno di voler recitare questo importante momento, ci si è organizzati con gli strumenti oggi messi a disposizione dalla tecnologia, con garnde impegno e con l'entusiasmo dei confratelli siamo riusciti a registrare al Via Matris che abbiamo successivamente mandato in diretta sulla pagina facebook della Parrocchia e sul canale youtube della confraternita..
Di seguito la registrazione dell'evento.

sabato 7 settembre 2019

Convegno Confraternita



A un anno dalla fondazione la Confraternita dell’Addolorata di Rosarno ha riunito le Confraternite della diocesi di Oppido Mamertina – Palmi intorno ad una tavola rotonda per riflettere sul significato dell’essere confratelli nel terzo millennio. In particolare si è analizzato il profilo del confratello e la sua missione nella chiesa e nel territorio alla scoperta del mondo affascinante e poliedrico delle Confraternite che hanno alle spalle eredità preziose da onorare. L’incontro si è svolto lo scorso sabato nell’oratorio Madonna di Fatima della parrocchia Maria Santissima Addolorata che in questi giorni sta vivendo i festeggiamenti religiosi e civili in suo onore. Alla giovanissima Confraternita don Letterio Festa direttore dell’archivio storico diocesano, il quale ha relazionato sul rapporto tra chiesa e Confraternite, ha riconosciuto un grande merito quello di aver riacceso l’interesse nelle Confraternite della diocesi le quali hanno vissuto un periodo di difficoltà. «E’ accaduto grazie ad una idea profetica di don Giuseppe Calimera, padre spirituale della Confraternita rosarnese, che ha riacceso la devozione, si è rimboccata le maniche ed ha dimostrato con le opere quella fede che ha nel cuore». Don Festa ha poi fatto notare che vestire l’abito della Confraternita oggi non è facile, è coraggioso, perché non siamo nell’epoca costantiniana ma delle persecuzioni, la pietà popolare è perseguitata, ma questo ambito ancora parla, tocca, spinge all’azione, la Confraternita prova questo, conferma che è possibile essere confratelli ancora oggi. Il sacerdote esperto Festa ha anche ricordato che le prime associazioni laicali sono state le confraternite che possedevano un sentimento di comunione, condivisione, corresponsabilità, che oggi non possono non essere considerate, «non esiste il singolo cristiano». E ha suggerito: «Occorre diffondere la devozione, l’aspetto caritativo e lo spirito di pietà con fatti concreti, molti si sono formati nelle confraternite, tutti gli aspetti del passato devono essere presenti oggi, in base al contesto, un parroco non può andare da tutti i sofferenti, deve intervenire la Confraternita con la visita e l’attenzione, con lo sguardo di misericordia, e dovrebbe preparare il cristiano alla morte, come affrontare terribili momenti. Inoltre, la Confraternita ha il compito di diffondere l’arte sacra, per trasmettere attraverso l’arte i contenuti della fede». Infine, don Letterio Festa ha aperto una parentesi sul diritto canonico per dire che le Confraternite di diritto possono avere una personalità giuridica propria, la libertà di azione le viene riconosciuta dal codice. Ha spiegato invece le origini, le finalità, lo spirito, le regole delle Confraternite e la figura del confratello, Antonio Caroleo, coordinatore regionale della Confederazione delle Confraternite delle diocesi d’Italia. Origini. «Il mondo confratellare è variegato e affonda le radici intorno all’anno mille, nasce dalle ceneri dell’associazionismo del mondo romano e greco e con il Concilio di Trento e si diffonde nel Medioevo». Autonomia. «Ciò che contraddistingue le Confraternite è lo spirito di autonomia e libertà che spesso ci ha portati ad una falsa interpretazione di esse». Virtù per entrare nella Confraternita. «La fede è il primo passo, non basta la devozione, non si può parlare di evangelizzazione, senza fede. Finalità. «Tutte le confraternite nascono perché hanno una unica finalità, la catechesi, catechizzare se stessi e gli altri». Il ruolo del confratello all’interno della Confraternita ieri e oggi. «In passato si aderiva alla Confraternita per poter imparare, per prestigio perché le confraternite erano un punto di riferimento, per devozione, oggi lo si deve fare per prima per fede autentica e per servire la società culturale». Rito d’ingresso. «Alla vestizione precede un periodo di formazione e il rito d’ingresso è simile al battesimo con il giuramento». Da evitare.  «Pragmatismo scialbo, ruoli di primo piano e personalismi all’interno della chiesa». Regole di condotta. «Sono contenute nello statuto, così come i diritti e doveri dei confratelli, la conoscenza dei nostri doveri ci induce alla partecipazione, al diritto di votare e di proporsi come candidato». Profilo del confratello. «Non aver subito condanne penali o amministrative, partecipazione alla liturgia domenicale, è essenziale, se non partecipiamo alla liturgia ogni pietà popolare è una farsa, guardare sempre a Cristo, ogni confratello è come l’anfora incrinata, essenziale». Si è soffermato sulla missione del servizio dei confratelli monsignor Emilio Aspromonte, assistente delle Confraternite di Calabria per scandire che la Confraternita è una realtà missionaria. «Non esiste una Confraternita se non ha lo spirito missionario, il servizio è una cosa seria. Senza servizio il cristiano non esiste, bisogna mettersi al servizio della realtà, dei fratelli, di chi ha più bisogno, di chi si rapporta con la realtà in un certo modo, di chi ha problematiche, altrimenti non serviamo a nulla». Ha portato i saluti del parroco della chiesa Maria Santissima Addolorata don Rosario Attisano, il vice don Calimera, il quale a fine mese lascerà Rosarno perché è stato scelto dal vescovo monsignor Francesco Milito per guidare la comunità di Anoia. «Rosarno non è come si dice è una grande famiglia – ha asserito don Calimera - dal primo giorno ho sentito un cuore grande che accoglie, è una comunità che vive le sue ferite e si rialza sempre». Ha concluso il convegno il priore della Confraternita dell’Addolorata Massimiliano Donato il quale ha illustrato i percorsi formativi sulla comunicazione guidati dal maestro dei novizi Salvatore Varone e quelli spirituali guidati da don Calimera che la Confraternita ha intrapreso, ed ha anticipato che la stessa approfondirà i temi del convegno. Tra le Confraternite presenti quelle della Madonna del Carmelo di Palmi, dell’Immacolata di Polistena e del Rosario di San Giorgio Morgeto.
Kety Galati


giovedì 5 settembre 2019

Programma Religioso Festa Maria SS Addolorata - 2019


Convegno 07/09/2019


Discesa e intronizzazione del Simulacro della B.V.M. Addolorata


Come ormai tradizione il giorno 05/09/2019 alla presenza di numerosi fedeli e del ns Parroco Don Rosario Attisano, subito dopo la celebrazione della Santa Messa, arricchita quest'anno dalla presenza della Confraternita nel suo primo anno di fondazione si è provveduto a montare il marchingegno che ha consentito la discesa del simulacro delle B.V.M. Addolorata dalla sua nicchia con la sua successiva intronizzazione nel baldacchino che la terrà esposta per tutta la novena.
La particolare cerimonia quest'anno ha avuto un segno di novità il marchingegno che consente la discesa del simulacro delle B.V.M. per la prima volta da quando è stato istituito non è stato montato da laici impegnati in parrocchia, ma dalla Cattedra delle Confraternita,  che con questo gesto ha vuole ulteriormente rafforzare il legame tra la Confraternita e la B.V.M. Addolorata.


venerdì 19 aprile 2019

Venerdi Santo 2019

Album fotografico della giornata del 19/04/2019 - Venerdì Santo vissuto dalla comunità della Parrocchia Maria SS Addolorata, nei vari momenti, l'azione liturgica del Venerdì Santo o popolarmente detta Missa a storta.
La confraternita accompagna l'effigie della Madonna Addolorata presso la Parrocchia San Giovanni Battista, dove c'è ad attenderla il Gesù morto riposto in una bara di vetro. La avrà inizio la Via Crucis che percorrerà le vie della città per giungere al Calvario.
Rientro della Madonna Addolorata presso la Parrocchia, dove al canto della desolata, verrà sistemata con alle spalle la croce ed ai suoi piedi il Cristo morto.

Album fotografico